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venerdì 2 aprile 2010

Chi è che desidera impedire che si scoprano i reati? Ovviamente chi li commette...


Adesso si parla di una legge contro le Intercettazioni telefoniche.

Le intercettazioni servono per scoprire chi ha commesso un reato e trovare le prove per condannarlo (ovviamente aiutano anche a capire se una persona indagata è innocente). Con questa nuova legge che stanno per approvare, i magistrati potranno fare le intercettazioni solo in presenza di “evidenti indizi di colpevolezza”.

COME FAI AD AVERE "EVIDENTI INDIZI DI COLPEVOLEZZA" PRIMA DI FARE LE INTERCETTAZIONI CHE SERVONO PROPRIO AD AVERE "EVIDENTI INDIZI DI COLPEVOLEZZA"?

Ovviamente questa legge serve a rendere sempre più difficile il lavoro dei magistrati.

E chi mai può desiderare di impedire che si scoprano i reati? Ovviamente chi li commette. Sicché è evidente che chi vuole impedire le intercettazioni lo fa a tutela di se stesso.

Tutto questo in un Paese in cui la corruzione, secondo la Banca Mondiale e la Corte dei Conti, costa ai contribuenti più di 50 miliardi di euro l’anno.

Ho ragione ad avere qualche dubbio sul fatto che i nostri politici siano in buona fede?



  • Qui sotto un esempio di Bruno Tinti (ex magistrato):

VIOLENZA SESSUALE SU BAMBINA ...

Una maestra nota che una bambina di 5 anni si comporta in modo eccessivamente sessualizzato. Contatta i servizi sociali che accertano verosimili molestie sessuali e una situazione di estremo degrado in ambito familiare. Il pm iscrive un procedimento contro ignoti per il reato di cui all’art. 609 bis c. p. Una consulenza medica riscontra tracce di violenza sessuale sulla bambina.



Indagine con l’attuale sistema


Il pm convoca padre e madre della bambina, dispone l’intercettazione sulle utenze dei genitori e fa mettere una microspia nella loro vettura con la quale presumibilmente verranno in Procura (ci sono gravi indizi del reato di violenza sessuale).

I due dicono di non aver mai notato nulla di strano nel comportamento della figlia. Uscendo dalla Procura, all’interno della macchina, la moglie ha un violentissimo sfogo verso il marito che accusa di aver molestato la figlia. La donna è riconvocata in Procura e le si fa ascoltare l’intercettazione. Crolla e ammette di

essersi accorta delle molestie cui il

marito sottoponeva la figlia. L’uomo è arrestato e confessa. Sentenza di condanna.



Indagine con la nuova legge


Il pm convoca i genitori della bambina. Non può intercettare né mettere microspie; non ci sono evidenti indizi di colpevolezza (non si sa chi ha abusato della bambina, potrebbe essere stato chiunque). I due dicono di non aver mai notato nulla di strano nel comportamento della figlia. Il pm non è convinto e riascolta più volte la madre della bambina senza che questa cambi la sua versione. Archiviazione del procedimento (dopo pochi mesi, la bambina, che era stata messa in comunità, è riportata in famiglia).


________________Ultima ora
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  • 7 aprile 2010 - Il capo dello Stato ha firmato anche la legge sul legittimo impedimento,per salvare Berlusconi e i ministri dai processi, anche se è palesemente incostituzionale.
Fonte: http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578

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