CANTO V, CERCHIO II
Per ch’i’ dissi:"Maestro*,chi son quelle
Genti che l’aura nera sì castiga?".
"La prima di color di cui novelle
Tu vuo’ saper",mi disse quelli allotta*,
"fu imprenditore* di molte favelle.
A vizio di superbia fu sì rotto*,
che falso* fè licito in sua legge,
per tòrre il biasmo in che era corrotto.
Lui è Berlusconis, di cui si legge
che succedette a Bettino e fu suo sposo".
Per ch’i’ dissi:"Maestro*,chi son quelle
Genti che l’aura nera sì castiga?".
"La prima di color di cui novelle
Tu vuo’ saper",mi disse quelli allotta*,
"fu imprenditore* di molte favelle.
A vizio di superbia fu sì rotto*,
che falso* fè licito in sua legge,
per tòrre il biasmo in che era corrotto.
Lui è Berlusconis, di cui si legge
che succedette a Bettino e fu suo sposo".
- Maestro= Mi rivolgo a Dante.
- Allotta=allora.
- Imprenditore…Favelle= fu imprenditore di molte nazioni(favelle).
- Sì Rotto= così sfrenato.
- Falso fè licito= Dichiarò consentito dalla legge il falso in bilancio Depenalizzandolo,per cancellare il biasimo della sua vita licenziosa e corrotta.
p.s. Chiedo scusa a Dante e lo ringrazio.
testo originale riga 50
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